• Pubblicata il 09/06/2007
• Autore: Ivana50

Al bar - Gorizia Trasgressiva

Ero da due giorni tornato dal Brasile, stavo cercando lavoro, faceva un caldo tremendo e io mi fermai in un bar a bermi una birra, io sono piuttosto piccolo, 1, 58 e allora anche piuttosto magrino 56 kg.ero molto minuto, ed il bar era piuttosto scuro, un'atmosfera particolare molto intima, ad un tratto mi sento spingere da dietro, meno male che ero appoggiato al bancone altrimenti sarei caduto, mi volto e dietro di me vedo una trans enorme, una vera montagna, questa aveva capelli neri lunghissimi, sarà alta quasi 2 metri, tette della 6 misura ed un corpo maestoso ma ben fatto, le gambe erano due tronchi di platano; la guardo per farmi chiedere scusa e lei invece mi insulta, mi dice che non mi ha visto perchè troppo piccolo, e di non farla troppo lunga, io però non cedo subito e protesto vivacemente con lei, intanto nel bar si era creato un clima gelido, il barista e gli avventori avevano unA faccia impaurita, lei mi prende per un braccoio e mi scaraventa lontano, e ordina da bere, io allora mi rialzo, lentamente gli vado dietro, prendo uno sgabello e con tutte le mie forze glielo scaglio addosso prendendola in pieno, lei accusa il colpo cadendo rovinosamente a terra, gli altri mi applaudono, ma poi lei si rialza, il suo viso è una maschera di odio, io dalla paura non riesco a muovermi così lei mi prende, mi alza e mi porta alla toilette, si chiude dentro, io tremo dalla paura, lei sogghigna di compiacimento, mi pone a terra e mi abbassa di colpo pantaloni e mutande, con un dito entra nel mio culo, poi due, tre, li rigira nel mio culo incurante del mio dolore, poi lei si siede sul water, il suo uccello enorme, maestoso si erge dritto e voglioso di vendetta, sarà lungo 26 28 cm. e largo come il manico di una scopa, le sue mani mi prendono, mi girano e mi alza senza nessuno sforzo, per poi adagiarmi con forza sul suo uccello, non entra subito ma la sua forza è più forte della resistenza del mio culo, così con l'ultimo sforzo mi infilo completamente sul suo uccello, mi sento completamente diviso in due, non riesco ad urlare perchè la sua mano mi stringe la bocca, subito inizia a cavalcarmi, con forza, la sua forza ed io mi sento morire di dolore"Dai troietta che frà poco goderai comke una vacca, tutti l'hanno fatto dopo che li ho scopati in questo bar, per questo nessuno è intervenuto, dai troietta"e difatti sento che il dolore sparisce e piano piano un senso di piacere mi invade, aumenta sempre di più, sempre di più fin quando diventa vera goduria, puro piacere ed allora i miei gemiti si sussegguono, ora la incito a scoparmi, gli dico che voglio essere sua, la saua troietta, di non smettere mai, di sborrarmi dentro, vogliono essere suasempre, sempre, la goduria è talmente tanta che godo per primo, il mio sperma cade ai miei piedi sporcando il ginocchio della trans, ancora pochi minuti di goduria e poiil mio culetto si riempe della calda sborra della mia trans.
Ora mi riprende e mi fà toccare terra, gli ripulisco l'uccello con la mia lingua, lo faccio di mia spontanea volontà e lei è compiaciuta di questo.
Usciamo dalla toilette mano nella mano, beviamo la nostra birra ed usciamo insieme.
Mi vuole a casa sua perchè mi vuole scopare ancora ed io sono felice.

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