- Pubblicata il 10/10/2010
- Autore: Ilie
Il seno di mia cognata - Gorizia Trasgressiva
Dalla prima volta che l'avevo conosciuta una cosa mi aveva colpito le sue favolose tette. Quante volte la sognavo di notte e al mattino mi svegliavo tutto bagnato.Un giorno finlmente ecco la grande occasione.
Lavoro in un negozio di abbigliameto della sorella di mia cognata e quel giorno dovevamo fare le vetrine a piano terra e nel soppalco,giovanna (mia cognata) era arrivata abbastanza presto e stranamente vestita in mado molto particolare per lei: gonna lunga con spacchi ai lati e una camicia aperta che faceva intravvedere un reggiseno di pizzo nero.... cominciamo a preparare il pezzi da mettere in vetrina e inspiegabilmente ogni volta che passava vicino a me cercava il contatto, una mano, il braccio la gamba e il rigonfiamento del mio pacco che aumentava sempre di più.alle 12.30 ora di chiusura mentra stiamo chiudendo mi chiede se potevo trattenermi che così senza genta tra i piedi avremmo finito prima.. non mi pareva vero cominciavo ad immaginare il tutto.Chiuse le porte siamo saliti sul soppalco, giovanna sale sulla scala per mettre alcune cose e mi chiede di tenerle la scala da sotto perchè traballante.Non immaginate che vista:sotto la ampia gonna una folta peluria nascondeva una fighetta vogliosa, coperta da un filo del perizzoma, non ci ho messo molto ad infilare la mia testa e cominciare a leccarla più la mia lingua penetrava e più la sentivo ansimare. basta basta diceva ora tocca a me e scesa si è abbassata sbottonandomi i pantaloni e prendendo il mio uccello in bocca,sembrava non avesse fatto altro nella sua vita, lo leccava e lo succhiava avidamente dopo poco una prima sborrata l'ha riempita in bocca.tolta la camicetta mi si sono presentati questi due meloni con i capezzoli durissimi che spingevano prese il mio cazzo e se lo ise tra le tette ecco il mio sogno si stava avverando su e giu su e giu una spagnola degna del nome. non contenta dopo essere venuta anche lei, mi dice" e ora lo voglio nel culo forza fammelo sentire tutto dentro. non me lo feci ripetere due volte in un attimo la stavo pompando come non mai la inculavo e le strizzavo le tette, che godute. alla fine ci siamo ricomposti e senza una parola abbiamo continuato a fare la vetrina.
da allora ogni mese ripetiamo la stessa storiella ed è sempre più bello.